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Con il termine arti marziali miste (abbreviato spesso in MMA, sigla del termine inglese mixed martial arts, a volte impropriamente chiamate free fight o no holds barred e confuse con il predecessore vale tudo[1]) si indica uno sport da combattimento a contatto pieno il cui regolamento consente l'utilizzo sia di tecniche di percussione (cioè calci, pugni, gomitate e ginocchiate), sia di tecniche di lotta (come proiezioni, leve e strangolamenti).

Il nome deriva da che queste competizioni erano in origine un confronto diretto fra discipline differenti, sebbene nel corso degli anni i praticanti abbiano progressivamente adattato le tecniche più efficienti di ogni singola arte marziale, combinando stili diversi fra loro. Per questa ragione, ad oggi le arti marziali miste si sono di fatto evolute in uno stile a sé stante, che mescola elementi di tutti gli altri.[2] Il termine non va confuso con le arti marziali ibride, nonostante in entrambi i casi gli atleti combinino la pratica e la conoscenza di vari sport da combattimento per ottenere una combinazione flessibile di stili ("cross-training").

Attualmente esistono nel mondo diverse organizzazioni di MMA professionistiche, la più famosa delle quali è lastatunitense Ultimate Fighting Championship (UFC) che in ambito dilettantistico riconosce e supporta, anche a livello finanziario, l'International Mixed Martial Arts Federation (IMMAF)[3]. La Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts (FIGMMA) è la sola Federazione Italiana riconosciuta ed autorizzata dall'IMMAF a disciplinare, gestire e rappresentare in Italia lo sport delle MMA ed a rappresentarlo all’estero[4]. In Italia il CONI ha riconosciuto e autorizzato in via esclusiva la FIWUK-FIGMMA a disciplinare e gestire lo sport delle MMA

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