top of page

PROGRAMS

Ninjitsu Self Defence

Combattimento Reale da Strada.Metodo Ninjutsu.Full Combat

Ninjutsu riscoperta di una storica arte con Antiche radici
Disciplina di combattimento perfezionata e codificata dai misteriosi guerrieri Ninja.
Fusione di piu Arti Marziali,perfetta per la Difesa personale diretta al contenimento e al contrasto della violenza altrui.
Praticata da tutti i reparti speciali al fine di neutralizzare rapidamente l'aggressore.
La messa appunto di questa tecnica di combattimento,consente un efficace e risolutivo contrasto all'aggressione
"da strada",in cui non è l'utilizzo delle regole dirette a disciplinare gli incontri su di un Ring o un Tatami.
Il Ninjutsu non è solo tecniche di pugno,calci,proiezioni e chiavi articolari,ma anche l'ideazione
di strategie fisiche e psicologiche dirette all'individuazione della corretta soluzione
per il felice superamento di un concreto pericolo.
L'apprendimento di questa Arte conosciuta da pochi,tuttavia,non puo prescindere dallo studio 
della sua affascinante e mistica storia.

 

 

kick Boxing

La kick boxing è nata in Giappone negli anni sessanta. In quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto pieno erano il full contact karate, il muay thai thailandese, il Sambo russo, il taekwondo coreano, il karate contact ed il sandacinese.

I giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno (full contact). Questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché negli anni '70, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e nacque così il Full Contact Karate.

Tuttavia vi fu una certa confusione dei nomi e degli stili, anche in virtù del fatto che nel Full Contact Karate si colpisce con i calci, dal busto in su, mentre nella kickboxing giapponese si potevano dare calci anche alle gambe.

A cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta con il termine kickboxing spopolò negli Stati Uniti una forma di full contact karate dove gli atleti vestivano dei lunghi e larghi pantaloni e delle apposite scarpe, ed inizialmente era vietato colpire con calci portati sotto la cintura; tra i più importanti enti ed organizzazioni vi erano WKA ed ISKA.

Successivamente, sempre in Giappone, nel 1993, venne organizzato un torneo chiamato K-1, in cui "K" sta per Karate, Kempo e Kickboxing. In questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati. Lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento e che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi.

Visti i capitali elevatissimi e l'entusiasmo enorme dei giapponesi, in questi avvenimenti, il K-1 (diviso in due tornei: il K-1 World Grand Prix, riservato ai pesi massimie il K-1 MAX, riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo al mondo. Il termine "K-1" ha assunto attualmente l'accezione di uno sport da combattimento a sé stante, benché vi partecipano atleti provenienti dal muay thai, dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato K-1 Style.

Full Contact

Negli anni settanta si erano diffuse varie arti marziali nei cui incontri i colpi dovevano essere controllati e l'azione doveva spesso essere interrotta dopo i colpi stessi. Per rendere più spettacolari i combattimenti vennero inizialmente inventate due nuove discipline: il "Point Karate" negli USA e il Semi-contact in Europa. In questi sport gli atleti indossano protezioni (inventate dal maestro coreano Jhoon Rhee) che permettono il contatto alla fine del colpo, anche se è necessario fermare l'azione subito dopo.

Il campione di karate tradizionale e Point Karate Joe Lewis decise di creare uno sport in cui, come nel pugilato, vi fosse il contatto pieno, dando così vita al "Full-Contact Karate" o "Professional Karate". La nuova disciplina ebbe un forte successo sia negli Stati Uniti sia in Europa. Dato che le associazioni sportive di karatetradizionale ritenevano non corretto associare la parola "karate" a "full-contact", oggi tale sport viene chiamato semplicemente Full-Contact. È stato inglobato come specialità della Kickboxing, e in Italia ha avuto negli ultimi anni grandissimi rappresentanti a livello internazionale, come Massimo Liberati e Giorgio Perreca Donato Milano Oltre al Semi-Contact vi è il "Light-Contact" in cui non è permesso mettere a pieno segno i colpi e quindi neanche il KO. Come nel Full Contact, però, l'azione non viene interrotta.

K-1

K-1 è una società giapponese di promozione delle arti marziali, che organizza un omonimo torneo di incontri di combattimento per il titolo del migliore combattente nel mondo.

Le tecniche utilizzate durante gli incontri sono tecniche di braccia, tecniche di piede e ginocchiate, e tutte solamente di percussione. Nei combattimenti di K-1 si possono trovare combattenti che arrivano da diverse arti marziali, come Muay Thai, Karate e Taekwondo o dagli sport da ring come Kickboxing, Full contact karate e Boxe.

Il K-1 è una creazione del Fighting and Entertainment Group (FEG), società di intrattenimento che promuoveva glisport da combattimento con eventi in Giappone e nel resto del mondo grazie alle promozioni di loro proprietà e che è fallita nel 2012; con gli eventi K-1 la FEG iniziò ad introdurre anche alcuni incontri di MMA fino alla formazione di una società a parte dedita solamente a tale sport, ovvero la Hero's.

Judo Kodokan
Il Kodokan (講道館, Kōdōkan) è il quartier generale del mondo del judo. Letteralmente, kō significa "a lezione" o "per diffondere le informazioni," dō significa "la via", e kan è "un edificio pubblico" o "sala". Nell'insieme si può tradurre approssimativamente come "un luogo per lo studio" o "la promozione della via". È stato istituito da Jigorō Kanō, il fondatore del judo nel 1882, e si trova ora in un edificio di otto piani a Tokyo, Giappone. Il judo è uno sport e stile di vita derivato dal jujutsu.​Il Kodokan offre corsi per coloro che vogliono diventare maestri di judo. Il programma è autorizzata come una non-scuola regolare dal Governo Metropolitano di Tokyo. I suoi corsi includono le teorie e la pratica del judo, e in materia di istruzione generale. Il corso è diviso in due, un corso generale per i novizi, e corsi speciali per coloro che hanno completato il corso generale o il suo equivalente.Il Kodokan è anche questione di ranghi, e molte cinture nere di judo in tutto il mondo, diventano membri del Kodokan e hanno le loro file registrate presso il Kodokan.L'Istituto è stato fondato con solo nove discepoli. La crescita del judo nei suoi primi anni è dimostrata dalla crescita del Kodokan stessa:

Il Judo è un'antica arte marziale giapponese che consiste in una lotta corpo a corpo basata su proiezioni, sbilanciamenti, prese, leve, strangolamenti e bloccaggi. Tutto è fondato sugli equilibri sul raggiungimento e sulla perdita di questo tramite l'utilizzo di forze contrapposte.

La proposta del corso di Judo per adulti, amatori ed agonisti, è una via che contrasta l'ego con la comprensione( cioè la piena realizzazione in sè ) di tutti, insieme per progredire con il migliore impiego dell'energia attraverso la pratica di forme ed esercizio libero. Conduce a dare tutto se stessi nell'azione e il passo successivo consiste nel raggiungere lo stato del dare ciò che serve a progredire insieme intelligentemente. Il passaggio tra il dare nell'azione e lo stato generico del dare richiede una riflessione, che è molto efficace se prende la forma di meditazione. Per educare alla tecnica della meditazione si può cominciare con dei temi introduttivi che riguardano il controllo dell'energia, ad esempio gioia senza desiderio (energia interna), e 'sono aperto alla positiva dell'universo' (la possibiltà di prendere l'energia dall'esterno).Stabilita una certa abilità nel riconoscere la fine di un ciclo di meditazione e nel ricercare lo stato relativo, si passa a qualcosa di più impegnativo che è lo stato di mushin, l'atteggiamento sereno del guerriero, che allontana o minimizza incidenti e malattie, permette al ki di manifestarsi nella quotidianità.Mushin (vuoto) viene sperimentato nella pratica e necessariamente nel combattimento, ma non è facile il passaggio di questa esperienza dal tatami alla vita, e la meditazione aiuta a uscire attraverso la pratica di judo cioè ad applicare quanto si ha imparato nella quotidianità.

Il dare senza riserve e l'essere disponibili fa di questa disciplina un mezzo per crescere nella vita.

 Fumon tanaka
 Francesco benedusi
Renzo lencioni 
conino La cassia
Eugenio vassalle 
Renzo lencioni
bottom of page